CARAVAGGIO
Omaggio ad un grande artista, Michelangelo Merisi, conosciuto come Caravaggio e ad uno dei suoi capolavori del 1609: la pala della "Natività con i santi Lorenzo e Francesco d'Assisi".
Opera che, nel 1969, è stata rubata dall'Oratorio di San Lorenzo di Palermo.
Il testo poetico, composto da 42 quartine di endecasillabi a rima baciata, è arricchito da otto riproduzioni di tele del Caravaggio. Dipinti custoditi in Italia, Spagna, Città del Vaticano, Francia, Inghilterra e America, luoghi tanto lontani e diversi tra loro, ma che sono uniti da un solo filo conduttore: la vita di Gesù Cristo.
Vita rappresentata dal Caravaggio fin dal suo sbocciare nel grembo della Madre. Vita che nella "Cena di Emmaus" vede la resurrezione. Vita che nella "Natività" è: "Terreno volto della Divinità".
l'autrice si serve del poema per raccontare, con la tecnica dell'IO NARRANTE, la vita di Caravaggio, mentre utilizza le tele del grande pittore per raccontare la vita di Gesù Cristo, come il Caravaggio ha inteso rappresentarla.
Due diversi moduli linguistici, uno letterario e l'altro iconografico, che procedono affiancati per convergere in quell'amore che è "energia vera che regge il mondo".
"L'amore vince tutto e noi cediamo all'amore", scriveva Publio Virgilio Marone, "Amor vincit omnia" dipingeva il grande pittore.