Descrizione
"Teste di Moro e Basilico" di Sara Favarò è una raccolta di storie che appartengono alla tradizione popolare, alla fantasia dell'autrice - come quella che dà titolo al libro - alla letteratura classica dal Medioevo a Giosuè Carducci, e che formano un unicum di storie appassionanti ricche di pathos, simbolismo e suggestioni. È storie di donne che si ribellano alla volontà di chi le vorrebbe sottomettere, di chi le inganna. Donne che cambiano il destino al quale sarebbero state relegate se non avessero reagito talvolta con furbizia, altre con freddo calcolo, altre con istintiva ribellione ma sempre con estrema, e talvolta drammatica, determinazione.
Sara Favarò, inoltre, evidenzia la connessione tra i racconti della tradizione occidentale con quelli della cultura orientale. La novella "Lisabetta da Messina", contenuta nel Decamerone di Giovanni Boccaccio, è collegata alla leggenda orientale di "Vrinda", alle "Teste di Moro" e alla pianta del basilico. Spezia "Reale" che, secondo un'antica leggenda asiatica, originariamente era una donna. Pianta da maneggiare con cura per non ferirla nella sua "intima" essenza.