SANTA ROSALIA


Descrizione

Lo studio di Sara Favarò attiene alla ricostruzione della vita e delle opere di Rosalia Sinibaldi, secondo quanto si può attingere dalle agiografie e storiografie ivi comprese leggende popolari, canti, ma anche preghiere. Il testo fornisce inoltre spunti di riflessione su dubbi, attestazioni sincrone e pareri d'illustri studiosi italiani e stranieri, spunti per indirizzare il lettore verso percorsi che spaziano da quello folclorico a quello storico, da quello della religiosità popolare a quello della fede cattolica, da quelli delle certezze a quelli dei dubbi sollevati da studiosi e da uomini di chiesa. Religiosità, arte, tradizione, leggenda o bugia che sia, teatro colto e popolare, in un crescendo di rappresentazioni in Sicilia e in Spagna. Racconto popolare, racconto di fede, ma anche punto d'incontro di dubbi e ipotesi contrastanti sulla veridicità di fatti salienti che spaziano dalla discendenza reale della Santa al ritrovamento delle ossa, alla fine della peste. Il "Pellegrino", alias monte Ercte, è stato ritenuto da sempre luogo sacro, prediletto per riti mitologici e divinatori, fin dai tempi antichi, e anche sede prediletta di molti eremiti. Studi, ipotesi, antitesi, certezze, dubbi, racconti tutti che, a prescindere dalla loro scientificità, non potranno mai negare il vero grande miracolo di santa Rosalia che è la fede sincera e autentica del suo popolo. È proprio quest'amore il grande miracolo contro il quale nessun accertamento storico o giuridico, potrebbe far vacillare una qualsiasi "verità" sulla storia e i miracoli della Santa a prescindere dalle loro prove. Per i suoi fedeli lei è la Santa che tutto può, per i Palermitani poi è anche di più: Santa Rosalia è Palermo.