PAURA di AMARE


intimi La piazza del paese era davanti ai suoi occhi. Tante volte la sua mente aveva
Guardava ogni angolo, anche il più nascosto, con il compiacimento di chi ritrova un tesoro. Era avvolta nel soffice limbo del ricordo quando, alle sue spalle, il fragore di u-na motocicletta la catapultò al presente. Si girò irritata verso quel centauro che aveva interrotto i suoi pensieri, ma la stizza capitolò immediatamente, cedendo il passo alla meraviglia.
Da quanto tempo il suo cuore non martellava così velocemente? Chi era quel giovane bellissimo, radioso come una stella cadente di mezz'agosto, che all'improvviso attraversava la sua via?
Ora non prestava più attenzione ai suoi ricordi, ma solo a quel battito che, come un cavallo impazzito, le scalpitava dentro. A renderlo più rapido era stata l'espressione di lui che, rallentando la corsa, la fissava, incurante della strada.
Il suo sguardo pungente le si conficcò nel petto. Chi era? Un ragazzo così bello non l'aveva visto mai. Che diamine! Che cosa le stava succedendo? Perché sentiva il rossore pervaderle le guance, mentre un tremito le attraversava la schiena e il cuore sembrava volesse uscirle dal petto? Lei non aveva mai creduto al colpo di fulmine, ma quella forte emozione ne aveva tutti i sintomi.
Sapeva bene che cos'era l'amore, l'aveva provato per la prima volta a quattordici anni e, anche quando era finito e un'altra storia era cominciata, lei aveva mantenuto il fresco entusiasmo e la beata illusione di credere che il nuovo amore sarebbe stato per sempre. Lo aveva creduto la prima volta, e così anche la seconda volta e pure la terza. Ma il vero colpo di fulmine, quello non lo a-veva provato mai e aveva finito per convincersi che noi esìstesse.
Negli ultimi due anni poi aveva perduto anche l'entusiasmo. Non credeva più all'amore eterno, anzi non credeva più all'amore. Nemmeno a quello passeggero, che può
provato a resuscitarla dalla memoria, incastonandola in una preziosa cornice che solo l'amore per ciò che si possedeva e si è perduto sa rendere luminescente. Da bambina scorrazzava per quelle strade con l'innocente felicità che l'infanzia sa donare. Era andata via a undici anni. Ora ne aveva ventisei......